lunedì 7 novembre 2011

La Medinilla


La Medinilla è una pianta appartenente alla famiglia delle melastomataceae ed il luogo d'origine è collocabile nelle regioni tropicali dell'Africa e dell'Asia.

La medinilla è una pianta di tipo arbustiva a portamento eretto con foglie più comunemente opposte, intere, ovaleggianti e carnose; le foglie della medinilla si presentano di colore verde e verde-grigio. Quest'ultime, poi, sono attraversate da nervature, circa tre o cinque, che sono ben evidenti ad occhio nudo. I fiori della medinilla, invece, si presentano riuniti in infiorescenze erette o pendule, molto spesso circondate da brattee colorate. Il fiore della corolla della medinilla si presenta con sfumature comprese tra il porpora ed il rosa.

In estate, la medinilla richiede innaffiature frequenti, anche se sono da evitare i terricci troppo umidi ed i ristagni d'acqua; ad ogni modo, durante i periodi più caldi, è ideale utilizzare una nebulizzazione sul fogliame in mondo che il tasso d'umidità nell'aria sia mantenuto abbastanza alto. Quando invece le temperature iniziano a farsi più basse, è necessario diminuire gradualmente gli interventi d'irrigazione; in questo modo, si evita che le foglie appassiscano.

In merito al terriccio, invece, la medinilla necessita di un terricciato, terra di foglie, terra d'erica e poca sabbia; il luogo ideale in cui esporre la medinilla è sicuramente in buona luce, ma mai a diretto contatto con i raggi solari perché potrebbero danneggiarla. Da evitare, sono anche le zone troppo ventilate e gli sbalzi di temperatura.

giovedì 6 ottobre 2011

Lonicera


La lonicera è una pianta rampicante che appartiene alla famiglia delle caprifoliacee, la cui origine è mediterranea, nota anche con il nome scientifico di Lonicera implexa, usata prevalentemente per scopi decorativi.

Coloro i quali amano in modo particolare arricchire il proprio giardino con delle piante rampicanti che siano di sicuro effetto, non possono certamente fare a meno di scegliere la lonicera, giacché quest'ultima può permettere di dare un tocco di eleganza ad elementi particolari come un bel cancello in ferro battuto, una colonna od un muro di cinta.

La lonicera, nota anche come lonicera implexa, si caratterizza per essere un rampicante sempreverde le cui foglie sono di tipo coriaceo, che si contraddistinguono per la spiccata forma simile ad un cuore, alle quali si abbinano dei fiori che si contraddistinguono per un colore che varia tra il bianco e il giallo, con una sfumatura tendente al rosso la cui corolla è tubiforme.

La lonicera, in genere, si può collocare principalmente con un'esposizione a mezz'ombra od anche in completa ombra, in terra, che si contraddistingua per essere una miscela tra terra boschiva, torba e un po' di sabbia: particolare rilevanza, nella cura di questa pianta, dev'essere data alle annaffiature, che devono essere regolari ed almeno concentrate in due innaffiature settimanali.

giovedì 25 agosto 2011

Geranio edera


Il geranio edera è una tra le piante più utilizzate per abbellire il proprio balcone anche perché è una tra le piante efficaci per allontanare le fastidiose zanzare. Questa pianta, appartenente alla famiglia Geraniacee, ha origini del Sud Africa, della regione del Capo, e fu introdotta in Europa nel '700.

La bellezza principale del geranio edera è quello di una fioritura davvero bella: infatti, questa pianta ha la caratteristica di fare bella mostra di se con i fiori per molti mese. Il geranio edera si presenta, perciò, come pianta perenne a rami prostrati o pendenti, piuttosto sottili e angolosi. Le foglie, invece, hanno cinque lobi ottusi e si presentano glabre, carnosette, a argini interi ed a picciolo centrale.
I fiori, invece, si possono presentare di dimensioni e colori diversi tra cui il rosso, il rosa, il lilla, il violaceo ecc e, solitamente, sono riuniti a mo' di ombrello non molto densi. Molto spesso il Pelagornium peltatum, nome volgare del geranio edera, è utilizzato per adornare le balconate e le finestre; in alcuni casi, è coltivato anche in vasi o cassette sollevati da terra.
Il terreno ideale per il geranio edera è costituito da terra di bosco mista a torba e a sabbia oppure terreno argilloso purché ben concimato e privo di calcare. Le annaffiature per il geranio edera devono essere frequenti e quotidiane durante i mesi dell'estate. Durante l'inverno, invece, è necessario riporre la pianta al chiuso e bisogna innaffiarla con molta moderazione. In primavera, quando la pianta è nuovamente ricollocata all'esterno, è consigliabile potare gli steli lunghi e deboli.

domenica 12 giugno 2011

La buvardia


La buvardia è una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed ha origini del Messico; questa pianta, di tipo perenne, prende il nome del medico di Luigi XIII, Ch. Bouvard, il quale era il sovraintendente del giardino del re ed è vissuto tra il XVI e il XVII secolo.

Generalmente, la buvardia si presenta come un cespuglio semilegnoso di un metro d'altezza o poco più, a rami eretti, sottili, con foglie glabre, quasi persistenti, allungate ovali, più chiare nella pagina inferiore. I fiori in corimbi terminali si presentano di un colore bianco, molto profumati a corolla lungamente tubolosa, a cinque petali a stella. Sono del tutti simili a quelli del gelsomini, ma di questo più duraturi.

La buvardia necessita di una posizione luminosa, ma deve rimanere al riparo dalla luce diretta del sole; in estate, invece, è consigliabile portarla all'esterno. In merito alle innaffiature, invece, in inverno bisogna mantenere il terreno abbastanza umido; durante la primavera, invece, la pianta fa innaffiata con moderazione e si concima con un fertilizzante liquido. Una volta che la buvardia ha fatto la fioritura, dovrà avere maggiori innaffiature.

La buvaria richiede un terriccio sostanzioso con sabbia o terra d'erica; in merito alla sua sistemazione, la buvaria ha bisogno di rimanere in un ambiente umido e ombreggiato fino alla germinazione. Dopodiché, le piantine devono essere esposte alla luce, evitando quella diretta.

martedì 10 maggio 2011

Anemone

L'anemone si presenta come una pianta erbacea perenne a foglie profondamente suddivise in lacinie strette e divergenti, di un bel verde intenso. I fiori dell'anemone, invece, si presentano a sepali petaloidi azzurri nella forma tipica, ma variamenti colorati di rosa, rosso, violetto, bluastro, bianco ecc.nelle molteplici varietà.

I fiori dell'anemone sono sorretti da steli nudi alla base e muniti, a due terzi della loro altezza, di brattee marcatamente incise e di color verde. L'anemone, nel complesso, può arrivare ad un'altezza che va dai 15 cm fino ad oltre 1 metro.

Questa pianta necessita di un'innaffiatura frequente, non copiosa, più o meno tutti i giorni in modo che il suolo sia costantemente fresco, ma non impregnato d'acqua. In merito all'esposizione, invece, l'anemone deve essere sistemata a mezz'ombra; da ricordare è che questa pianta richiede un terreno fresco e sciolto in definitiva buona terra da giardino con un po’ di sabbia.

L'anemone è generalmente utilizzata come pianta ornamentale a fioritura precoce per decorare i giardini con bordi fioriti; esistono anche specie rizomatose che vengono utilizzate in industria per la produzione del fiore reciso.

by Melody Laurino

martedì 29 marzo 2011

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi


Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si estende su una superficie di ben 31'512 ettari nella provincia di Belluno, e fa parte delle aree naturali protette. Caratteristiche del Parco sono la presenza di carsismo di alta quota, cime e depositi di tipo detritico, che vanno a costituire, insieme alla notevole di presenza di corsi di acqua, un ottimo habitat per le specie faunistiche tipiche delle zone di alta montagna.
Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi è da annoverare tra uno dei più interessanti, a livello italiano, per quanto riguarda la presenza di specie floristiche di grande pregio, in ragione tanto della quantità quanto della rarità, che caratterizzano i diversi versanti, a seconda di quanto abbiano inciso le ultime glaciazioni. Si annoverano, a titolo esemplificativo, i rododendri, i cardi, le stelle alpine ed altre tipiche piante montane; tra gli alberi ad alto fusto, si annoverano latifoglie, presenti in boschi di una certa estensione e le tipiche conifere, peculiari delle Alpi. Dal punto faunistico, invece, sono presenti marmotte, ermellini, camosci, cervi, mufloni, picchi neri, picchi muraioli, astori, gheppi, aquile reali, civette nane, allocchi, gufi reali, francolini di monte – peraltro in via di estinzione – galli cedroni, pernici bianche, upupe, fringuelli alpini, pure essi a rischio di estinzione. A titolo di curiosità, inoltre, può essere interessante ricordare che, le farfalle diurne, sono presenti in più di ben cento specie differenti.