giovedì 13 novembre 2008

Azalea


L’azalea rientra nel genere dei rhododendron. Tale genere si divide in due gruppi: i rododendri, grandi arbusti sempreverdi o decidui, e le azalee, arbusti nani sempreverdi .Hanno taglia media, raggiungono i 40-90 cm di altezza; ha sottili fusti, semilegnosi, densamente ramificati, e formano arbusti tondeggianti o allungati; le foglie sono ovali verde scuro, ruvide e leggermente cuoiose; in primavera, prima che spuntino le foglie, producono numerosi fiori a trombetta, riuniti in mazzetti, all'apice dei rami, di colore rosato, rosso o bianco.
E’ una pianta originaria della Cina e Giappone.
Le varietà sempreverdi temono leggermente il freddo, si coltivano quindi come piante da appartamento; le varietà a foglia caduca o semisempreverdi si coltivano invece in giardino.
Nelle zone con clima tendenzialmente mite le azalee si pongono a dimora in luogo soleggiato; nelle zone con estati calde è invece consigliabile posizionare le azalee in luogo semiombreggiato o ombreggiato. Le varietà da giardino non temono il freddo, anche in caso di temperature molto rigide.

hanno infatti bisogno di terreno tendenzialmente acido, con un ph ottimale che si aggira intorno al 5/5,5. Un ph troppo elevato inibisce l'assorbimento delle sostanze nutritive ed è la causa più frequente della clorosi, che si manifesta con l'ingiallimento delle foglie. coltivate in vaso, bisogna ricordarsi della maggiore richiesta di annaffiature rispetto a quelle poste in piena terra.
Per avere sempre delle belle azalee togliete i fiori alla fine della fioritura asportando con cura anche il peduncolo fiorale: questo eviterà che la pianta spenda energie per la generazioni di semi. Concimate almeno due volte al mese con sequestrene di ferro: quest'ultimo aiuterà l'assorbimento delle sostanze nutritive con un evidente rinverdimento delle foglie. Ricordate infine che queste piante soffrono particolarmente le irrigazioni durante le ore più calde della giornata, per cui è bene bagnarle nelle prime ore del mattino o di notte.

Calycanthus


Il Calicanto (Calicanto-Calycanthaceae) comprende quattro specie di alberi e arbusti, decidui, rustici, coltivati per i fiori appariscenti e profumati.
Sono piante rustiche, resistenti al freddo, che non necessitano di particolari cure. Prediligono posizioni soleggiate, ben ventilate, possibilmente protette dai venti freddi invernali.
Sono caratteristiche perché sono tra le prime piante a fiorire quando è ancora inverno.

I calicanti non necessitano di potature regolari. Il periodo ideale per potare comunque è quello appena successivo alla fioritura. Le specie a fioritura invernale devono essere potate in primavera.

Per la moltiplicazione la tecnica che garantisce i migliori risultati è quella per pollone, che si effettua staccando durante il periodo primaverile dalla base della pianta dei polloni che si mettono direttamente a dimora in piena terra.

Può essere attaccata da parassiti, il parassita più frequente è l'afide, insetto che attacca tutte le specie ricordate. Possono essere anche colpiti dal ragnetto rosso o dalla cocciniglia.

Sono piante che si trovano molto spesso nei nostri giardini per rallegrare coi loro fiori il panorama invernale.

lunedì 10 novembre 2008

Orchidea Cattleya


L'orchidea (orchidacee) è una pianta fiorita perenne coltivabile in interni di facile manutenzione. Queste piante sono munite di bulbi carnosi. Il fogliame è di colore verde acceso, arcuato, leggermente carnoso, nastriforme,sempreverde.I fiori sono singoli o su fusto che ne porta un numero di 4-5; hanno una vivace colorazione e si possono trovare in molte tonalità, dal rosa al bianco, dal giallo al rosso.
fiorisce tutto l'anno se alla giusta temperatura e curata adeguatamente.
Necessita di molta luce ma non di sole diretto continuo e al riparo dalle correnti d'aria.
Predilige un clima caldo, infatti, e necessita di temperature minime superiori ai 14-15°C di notte. Sarebbe consigliabile tenerle in luogo non troppo caldo, evitando esposizioni prolungate a temperature superiori ai 34-35°C. il clima ideale varia dai 21° ai 27° C.
in vaso si suggerisce di preparare prevalenza di torba, terra e sabbia per il fondo.
E' necessario bagnarle una volta alla settimana durante la stagione vegetativa, senza eccedere ne in eccesso ne in difetto con acqua a temperatura ambiente. Durante i mesi freddi diminuire leggermente le annaffiature.
Si riproduce per divisione di rizomi, tagliandoli in due parti con un coltello, ogni parte dev'essere invasata e da qui si formeranno dei nuovi germogli. Si fanno crescere i nuovi germogli per un anno, quindi si staccano dai rizomi vecchi e si rinvasano.
Durante la stasi vegetativa indicativamente ogni 3 anni si consiglia rinvsare. Dopo si consiglia di non annaffiare le piantine per due settimane.
Può essere soggetta ad attacchi da cocciniglia. Questi insetti vanno eliminati con del cotone imbevuto di alcol, trattare successivamente con anticoccidico. Gli afidi possono provocare deformazioni, quindi, se necessario trattare con aficidi. Le basse temperature possono favorire l'attacco degli afidi.
I fiori sono molto adatti a essere recisi in quanto sono molto resistenti. Gli ibridi che sono stati creati sono moltissimi, a volte è anche difficoltoso avere informazioni sicure sulle origini. Le Orchidee appartengono ad un numeroso gruppo di piante testato dalla Nasa nell’ambito di studi sulla purificazione dell’aria. Le Phalaenopsis sono piante idonee a vivere in appartamento con lo scopo di depurare l’aria che vi respiriamo. Producono ossigeno e contribuiscono al mantenimento del giusto grado di umidità dell’aria. In particolare, sono in grado di rimuove dall’aria xilene, toluene e formaldehyde.
La stupefacente bellezza di questi fiori ha evocato il simbolo dell'armonia e dell'estrema perfezione spirituale. I Greci la chiamavano kosmosandalon ossia “sandalo del mondo”, per il tipico labello rigonfio che si ritrova in molte specie spontanee. Una leggenda narra del giovane ermafrodito Orchide, che era disperato perchè il suo sensualissimo aspetto lo rendeva strano agli occhi degli altri e perciò veniva rifiutato da tutti. La sua ambiguità si rifletteva anche nel carattere: talvolta timido e schivo come una ninfa, talaltra aggressivo e lussurioso come il Dio Pan. Un giorno, per la disperazione, si gettò da una rupe. In seguito, dal suo sangue spuntarono moltissimi fiori, diversi gli uni dagli altri, ma tutti simili nella fastosa e bizzarra sensualità.
L'estrema bellezza di questi fiori ha evocato anche nell'arte il simbolo dell'armonia e dell'estrema perfezione spirituale.

venerdì 7 novembre 2008

Rosa rossa


La rosa è considerata la regina dei fiori. Da sempre considerata simbolo di eleganza, di bellezza e di fragilità, è coltivata dalla notte dei tempi (si dice sia stato Sargon I a promuoverne la coltivazione nel 2300 a.C.),ed è il fiore più cantato dai poeti e nominato dagli antichi scrittori.
Per esempio nel Vecchio Testamento, libro della Sapienza, si parla di rose, nel Cantico dei Cantici si cita la rosa di Saron, nelle tombe egiziane si trovano rappresentate, Omero ci dice che Aurora, la dea del mattino, con "dita di rosa" dipinge di colore il mondo ad ogni alba. Saffo, Catullo, Anacreonte, Virgilio, Ovidio ed Erodoto, Plinio ed Ippocrate erano stregati dal suo fascino, i trovatori medioevali s'ispiravano al suo simbolo, Dante paragona l'amore paradisiaco al centro di una rosa. Lorenzo il Magnifico, Shakespeare ne parla nell'Enrico IV e in Molto Rumore per nulla, D'Annunzio, Giovanni Pascoli in Rosa di macchia, Pier Paolo Pasolini e Umberto Eco non hanno saputo resistere alla tentazione di usarla come titolo di un'opera.
È diffusissima nei giardini come pianta ornamentale, per macchie di colore, bordure, alberelli, per ricoprire pergolati, tralicci o recinzioni, o per la coltivazione in vaso sui terrazzi o nei giardini rocciosi.
Appartiene alla famiglia delle Rosaceae, comprende circa 150 specie,originarie dell'Europa e dell'Asia comprende specie cespugliose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo).I Fiori sono di vaire dimensioni a seconda della specie, con molti petali colorati dal bianco al rosa al rosso al giallo all’arancio, tonalità sfumate e da selezione florvivaistica è nata anche la rosa blu.
Si adatta a qualunque tipo di terreno purché lavorato in profondità, ben concimato con stallatico maturo. La potatura delle piante è importantissima per una buona fioritura.
Le varietà rifiorenti si potano alla fine dell'inverno o inizio primavera, togliendo i rami vecchi e accorciando quelli nuovi lasciando da 2 a 6 gemme per ramo a seconda del vigore e varietà e si eliminano man mano i rametti che hanno già fiorito per stimolare la produzione di nuovi fiori.
La moltiplicazione è per talea a fine estate, o per innesto in primavera - estate.
Ogni qual volta le radici hanno completamente riempito il vaso, in primavera, è meglio rinvasare,circa ogni tre anni
Sono soggette a infestazioni di parassiti (afidi, cocciniglie) e malattie da funghi per cui occorre intervenire con un adeguato trattamento. In commercio esistono prodotti efficaci, dei quali non si deve comunque abusare. Le coccinelle sono invece degli ottimi predatori per tutti i parassiti delle rose ed agiscono senza procurare alcun danno alla pianta.
La rosa è sempre stata un elemento indispensabile di cerimonie religiose o laiche ed è passata dai pagani ai cristiani, sempre con lo stesso significato di perfezione.
La rosa è stata, dall'inizio della storia, il fiore di Venere, e secondo le antiche fonti il suo colore era bianco. Divenne di colore rosso per intervento divino.
I petali vengono utilizzati per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticciera e liquoristica.
Ha anche proprietà medicinali, si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un té di rosa.
In particolare è molto diffusa la ROSA ROSSA che nel linguaggio dei fiori significa passione, pegno di un amore fedele, simbolo dell'amore che sopravvive alla morte, della rinascita per laici e religiosi. È, infatti, anche il simbolo del sangue versato dal Crocefisso per la redenzione dell'umanità.

Ranunculus asiaticus


Il ranuncolo (Ranuncolo-Ranunculaceae) è un fiore un tempo molto presente nelle nostre zone anche allo stato selvatico. Molto ricercato perché fiorisce presto ,una delle prime piante. Fiorisce in tardo inverno o agli inizi della primavera. I Ranuncoli temono più il caldo che il freddo. Durante la fase di crescita la temperatura ambiente non dovrebbe superare i 15°C.
I fiori hanno forma circolare (circa 5 cm di diametro). I colori possono essere arancione, rosa, rosso, bianco e giallo. Non presenta alcuna profumazione.
Può raggiungere un'altezza di 40 cm. Le foglie sono di colore verde chiaro.
E’ una pianta bulbacea che ama il pieno sole.

Pianta adattissima per i nostri giardini; non va però dimenticato che tutte le parti verdi dei ranuncoli, cioè foglie e steli, contengono succhi che sono altamente tossici se vengono ingeriti freschi.

Crescono spontaneamente in terreni fertili e umidi o in prossimità di corsi d’acqua (il termine ranunculus deriva dal latino e significa “piccola rana”, a indicare che queste piante prediligono, come gli anfibi, gli ambienti umidi).

giovedì 6 novembre 2008

Petunia


Le petunie sono piante erbacce, annuali o perenni, per lo più originarie dell'America Meridionale note per la bellezza dei fiori, da coltivare in vaso o fioriera. Il genere Petunia comprende 40 specie di piante.
Sviluppano ampi cespugli, le foglie, di colore verde chiaro, sono ricoperte da una sottilissima peluria.

I fiori sono caratteristici a corolla tubolare, sono solitari e sostenuti da peduncoli. Presentano tantissimi colori, dal bianco al rosa, dal viola al blu con le varie sfumature e screziature
La fioritura, che è molto abbondante, va dalla metà della primavera alla metà dell'autunno.

La semina avviene in febbraio marzo. Le nuove piantine vengono tenute in ambiente chiuso e umido fino a che non raggiungono almeno 10 cm. Si mettono quindi a dimora su terreno organico asportando i fiori e le foglie appassite.

Le piante di Petunia sono da annaffiare ogni 2-3 giorni, intensificando le annaffiature durante i mesi estivi. In ogni caso evitare di lasciare acqua stagnante ed aspettare che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.
le piante tendono ad appassire rapidamente in caso di carenza di acqua prolungata.

Si pongono a dimora in piena terra, oppure in vasi o ciotole appese e preferiscono posizioni molto luminose, possibilmente soleggiate per almeno sei ore al giorno; il posizionamento in luogo ombreggiato può causare scarse fioriture; evitare di porle in luoghi molto esposti al vento perché temono il freddo.

Il maggior parassita è il ragnetto rosso, le foglie assumono colore grigio - giallastro talvolta rugginoso; vengono attaccate anche dagli afidi.

mercoledì 5 novembre 2008

Dieffenbachia


La Dieffenbachia è una pianta sempreverde ornamentale ed è molto diffusa come pianta da appartamento.

Ha fogli lunghe ovali lanceolate e striate di bianco, fusto eretto e carnoso verde chiaro
Originaria dell'America centrale e meridionale la Dieffenbachia appartiene alla famiglia delle Aracee ed è una delle pianta sicuramente più presente nelle nostre case e a seconda delle varietà può avere delle dimensioni anche notevoli.
I fiori (anche se è abbastanza raro che fiorisca in appartamento) sono raccolti in infiorescenze poco appariscenti, di colore bianco-verdastro, sono formati da uno spadice e da una spata (tipica delle famiglia delle Aracee) e fioriscono in estate.
La Dieffenbachia ama il caldo e temperature tra i 20-30°C. D'inverno la temperatura minima ideale è trai 15-18°C.
Fare attenzione ai colpi di freddo ed alle correnti d'aria.
Ha necessità di buona luce ma non sole diretto. Tanto maggiore è la luce tanto maggiore saranno le screziature delle foglie.
Le foglie vanno pulite almeno ogni 15 gg utilizzando un panno morbido umido.
Il terriccio deve essere sempre umido evitando i ristagni d'acqua nel sottovaso che farebbero marcire le radici.
La Diffenbachia richiede un'elevata umidità relativa (80-90%) per cui è importante nebulizzare regolarmente la pianta per mantenere un buon tasso di umidità intorno alle fronde possibilmente con acqua piovana.
La Dieffenbachia, si rinvasa al massimo ogni due-tre anni, per rinnovare il terriccio.
Di solito la Dieffenbachia non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
Le foglie appassite, scolorite e pendenti sono i classici sintomi da eccesso d'acqua o eccessivo freddo.
spostare la pianta in una posizione più idonea. Occorre tenere presente che le temperature non devono scendere sotto i 15°C.
Se le foglie sono pallide intervenire utilizzando un concime liquido da somministrare con l'acqua di irrigazione Accertatevi che oltre ad avere i cosiddetti "macroelementi" quali Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) abbia anche i "microelementi" quali il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro (B), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
Se la pianta ha evidenti chiazze marroni con foglie secche ai bordi significa che ha preso troppo sole e bisogna sistemarla in pozione idonea.

Il nome "Diffenbachia" deriva dal botanico tedesco, direttore dei giardini imperiali austriaci, a Vienna, J. F. Dieffenbach.
Esiste una specie, la Dieffenbachia seguine che è conosciuta anche come "pianta del muto" in quanto se la sua linfa entra in contatto con gli organi vocali, rende muti per diversi giorni.

martedì 4 novembre 2008

Stella di Natale (poinsettia)


La Stella di Natale è una pianta ornamentale molto diffusa nel periodi natalizio nelle nostre case, caratteristica per i fiori rosso vivo, che in realtà non sono i veri fiori, i fiori sono piccoli e gialli al centro delle brattee rosse.
Vive bene tra i 14 - 22 °C. Non ama invece le gelate e d'estate è opportuno tenerla all'aperto con ottima luce, ma non al sole diretto. E al riparo dalle correnti d’aria.
Una volta cadute le brattee rosse bisogna tagliare gli steli fino a 10 cm dalla base (dopo il taglio, per evitare la fuoriuscita del suo lattice si cosparge la ferita o con della cenere di sigaretta o con della polvere di carbone di legna oppure bagnando la ferita con acqua calda) e mantenere il terriccio quasi asciutto.
Verso maggio, quando la stella di Natale comincia a crescere si rinvasa in un vaso non troppo grande e si deve annaffiare solo quando il terriccio inizia ad asciugarsi evitando che secchi eccessivamente.
Da maggio a settembre va concimata ogni 15 giorni usando del fertilizzante liquido miscelato all'acqua di irrigazione con un titolo elevato di Potassio e Fosforo. Si tagliano i rami eccessivi in modo da lasciare 5 steli principali.
Gli steli tagliati se messi a radicare, possono produrre delle nuove piante di Poinsettia.
Per tutto ottobre e novembre lasciarla o in luogo buio oppure si ricopre con una busta di polietilene nera per circa 15 ore al giorno.Durante le ore di luce si lascia la pianta in una zona luminosa della casa ma non al sole diretto senza concimarla e annaffiandola poco.
Così facendo per Natale si avranno in questo modo le caratteristiche brattee rosse ed i fiorellini gialli.

lunedì 3 novembre 2008

Margherita (Bellis perennis)


Bellis perennis, chiamata anche "margherita comune", "margheritina" o "pratolina", è il nome di una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Pianta perenne diffusissima nei prati è originaria dell'Europa occidentale, centrale e settentrionale, largamente diffusa in Italia.
La pratolina ha foglie tonde o leggermente allungate sempreverdi di 2-5 cm di lunghezza disposte a rosetta. Il capolino è di 2-3 cm di diametro; i fiori esterni (all'apparenza, petali) sono di colore bianco, mentre quelli all'interno sono gialli. È a volte considerata una pianta infestante a causa del suo sviluppo tapezzante, è anche usata come pianta ornamentale grazie all'aspetto delicato dei suoi fiori, per composizioni di fiori recisi.
I fiori e le foglie vengono utilizzati in infusione come medicamento contro l'ipertensione. In più facendola macerare, se ne ricava un liquido efficace come antiparassitario.

Il suo nome deriva dall'aggettivo latino bellus, grazioso.Nella mitologia nordica la margherita è il fiore sacro ad Ostara la dea della primavera.

mercoledì 29 ottobre 2008

Ortensia


È una Pianta molto coltivata nei giardini o in vasi, con fiori che sono infiorescenze rotonde formate da tanti piccoli fiorellini colorati, ci sono diverse qualità, dai fiori bianchi, rosa, rossi,lilla, azzurri.
Con il nome di "Ortensia" si comprendono specie sia arbustive che rampicanti legnose originarie e particolarmente diffuse nelle regioni orientali dell'Asia e dell'Himalaya, ma anche nelle Americhe.
Bisogna esporre a mezz'ombra in giardino,e ombra in terrazzo. Teme il gelo se in vegetazione.
Annaffiature abbondanti e ripetute.
si moltiplca con talea erbacea in primavera o talea legnosa in autunno.
Potatura leggera a fine inverno. Rinvasare le piante in vaso con cambio di tutta la terra. Quelle fiorite in casa stanno bene alla luce, ma non troppo al caldo, concimare periodicamente le piante in piena terra.
Per coltivare ortensie blu, coltivare in terreno molto acido ed annaffiare con soluzione all'uno per mille di Solfato di alluminio e potassio.

soffrono di macchie alle foglie, mal bianco, ragno rosso, cimici, tripidi.
Le diverse varietà di ortensie che oggi troviamo in commercio sono state ottenute da una specie coltivata in Giappone l'Hydrangea Macrophylla introdotta in Europa nel 1790.

Giglio


I Lilium, volgarmente noti col nome di Giglio, vengono coltivati per lo più come piante ornamentali nei giardini per l'eleganza e il profumo dei fiori portati da fusti eretti, in vaso per i terrazzi, e per la produzione del fiore reciso.
Il giglio è una pianta bulbosa con molte specie, a fiori bianchi, gialli, aranciati, rossi. Coltivati per aiuole e per il fiore reciso.
Solitamente la coltivazione dei gigli non presenta grosse difficoltà, vogliono esposizioni a mezzombra, una dosatura controllata delle annaffiature. La moltiplicazione avviene generalmente per divisione dei bulbi, semina o con i bulbi che appaiono sul fusto in alcune specie.
pieno sole per il giglio di Sant'Antonio; testa al sole e base in ombra per tutti gli altri.

Annaffiare frequentemente durante l'estate per gli orientali, niente da giugno a settembre per il giglio di Sant'Antonio.
il giglio di Sant'Antonio si pianta in estate, gli altri a fine inverno, tutti vanno lasciati per diversi anni nello stesso terreno. Se in vaso si deve sostituire la terra superficiale. Si moltiplicano con il seme e con i bulbetti secondari.
la criociera è l'insetto più temibile.

mercoledì 22 ottobre 2008

Gelsomino del Madagascar (Stephanotis)

Pianta rampicante, perenne fiorita, coltivabile in esterni solo dove il clima lo consente. Le sue foglie, disposte in coppia, sono ovali ed oblunghe, di colore verde scuro lucido e di consistenza cuoiosa. I fiori sono formati da infiorescenze bianche , tubulose, gradevolmente profumate e dall'aspetto ceroso.
Fiorisce da inizio giugno circa fino a settembre circa. Fiori profumatissimi, cerosi, composti da cinque lobi.
È originaria dell’Africa e abbisogna di posizione luminosa ma non al sole diretto e clima temperato caldo.
Pianta d'appartamento che richiede delle cure accurate. Può essere coltivata in vasi con dei sostegni per acconsentire il suo sviluppo rampicante.
Non scendere sotto i 12°, sopporta bene le alte temperature Non sottoporla sbalzi climatici, quindi attenzione alle correnti d’aria.
In estate mantenere il terreno umido ma evitare assolutamente ristagni d'acqua. Patisce gli eccessi di calcare dell'acqua, infatti, sarebbe ideale utilizzare acqua piovana. Se questo non è possibili è necessario lasciare sempre decantare l'acqua del rubinetto per qualche ora.
Si propaga epr talea a fine primavera.il rinvaso è utile farlo a primavera.
Non si segnalano malattie o parassiti particolari. Può essere colpita dal Ragnetto rosso; si tratta di un acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale
La pianta è conosciuta anche con il nome di Geklsomino del Madagascar. Il nome scientifico deriva dal greco “stephanos”, corona e “otos”, orecchio, a causa delle appendici che presenta la corona staminale o dell’uso di farne corone che veniva praticato nei costumi indigeni.
Molte Asclepiadecee contengono un latice e vengono usate nella medicina popolare, specialmente in India
I fiori di questa splendida pianta sono tradizionalmente presenti anche nei bouquet da sposa, molto graditi per il loro candore e l'eleganza.

Papavero

La Papaver rhoeas, o comunemente papavero o rosolaccio, è una pianta erbacea annuale appartenente al genere Papaver. La specie, molto diffusa in Italia, cresce normalmente in campi e sui bordi di strade e ferrovie ed è considerata una pianta infestante. Petali e semi possiedono leggere proprietà sedative: il papavero è parente stretto del papavero da oppio da cui si estrae la morfina.

È una pianta erbacea alta fino a 80 - 90 cm. I fiori sono rossi coi petali delicati e caduchi. Spesso macchiato di nero alla base in corrispondenza degli stami di colore nero. Il fusto è eretto, coperto di peli rigidi. Il frutto è una capsula che contiene numerosi semi piccoli, reniformi e reticolati. I boccioli sono verdi a forma di oliva e penduli. Fiorisce in primavera da aprile fino a metà luglio.

Il rosolaccio contiene degli alcaloidi che possono essere sfruttati per le loro proprietà blandamente sedative. È importante notare che gli alcaloidi presenti sono anche blandamente tossici, per questo motivo è importante non eccedere le dosi consigliate e non farne un uso prolungato. Oltre ai petali, che in infuso conferiscono alla tisana un profumo gradevole e un colore rossiccio, si utilizzano anche le capsule alle quali i petali sono attaccati, raccolte quando i fiore è sbocciato ma non ancora sfiorito. Le capsule contengono gli stessi alcaloidi presenti nei petali, ma in concentrazione maggiore: per questo motivo si consiglia di non utilizzare più di una capsula per tazza, eventualmente accompagnata da qualche petalo per rendere aromaticamente più gradevole la bevanda. Spesso nello stesso infuso si aggiungono anche dei fiori di camomilla rendendolo ancora più efficace e gradevole.

Nel mondo anglosassone la specie Papaver rhoeas è tradizionalmente dedicata alla memoria delle vittime sui campi di battaglia della prima e della seconda guerra mondiale. Ad esempio, in Gran Bretagna nell' "Armistice Day", tutti portano un papavero rosso all'occhiello.
Ma la cosa sembra risalire a ben più indietro nel tempo: si narra che Gengis Khan, l'imperatore e condottiero mongolo portasse sempre con sé dei semi di papavero che spargeva sui campi di battaglia dopo le sue vittorie, in ricordo e rispetto di coloro che vi erano caduti con onore.

Gladiolo

Pianta fiorita, perenne può essere coltivata in esterno o in vaso. La morfologia dei Gladioli coltivati è differente, secondo le diverse varietà. Le foglie sono a spada ed abbracciano alla base il fusto. Il fusto è semplice ed eretto, porta alla sua estremità un'infiorescenza a forma di spiga, dove ci sono i fiori di grandi dimensioni e imbutiformi, con diversi colori secondo la specie.
Fioritura solo estiva. Fioriscono ed appassiscono in modo che sullo stelo possano esserci sempre degli esemplari con fiori o ancora chiusi. Questo compensa la durata piuttosto breve del singolo fiore.
Originaria di Europa, Asia con clima mediterraneo.
Viene generalmente coltivato in piena terra per comporre aiuole e bordure
Se possibile per qualsiasi tipo di coltivazione esporre in pieno sole
Piante resistenti più al caldo che al freddo.
Mantenere il terreno costantemente umido in estate senza eccessi e ristagni d'acqua. Le esigenze idriche aumentano con la dimensione della pianta.
Si riproduce tramite bulbi o semi in cassetta in primavera
In esterno molto adatta per giardini e bordure, in vaso per terrazzi o balconi, si utilizza molto anche come reciso. Necessita di essere annaffiato abbondantemente e frequentemente d'estate.

giovedì 9 ottobre 2008

Anemone

E’ un genere di piante erbacee perenni rizomatose, che conta numerose specie, caratterizzate da vistosi fiori di colore rosso, blu, bianco, Rosa o viola, che sbocciano dalla primavera all'autunno, a seconda della specie. Il fiore è grande rispetto alle dimensioni del rizoma, a forma di margherita o di papavero, con grandi petali di colore vivo, centro scuro e stami vistosi; le foglie sono simili al prezzemolo, verde chiaro.Sono diffusi nelle zone temperate di tutti i continenti, molto utilizzati nelle bordure e come fiori recisi.
Essi gradiscono una posizione che va dal pieno sole alla mezz'ombra; solitamente si utilizzano come bordura bassa, ai piedi di piante o arbusti da fiore più alte, visto che non superano i 30 cm di altezza.
E' consigliabile mantenere il terreno umido, fino alla fine della fioritura, senza però eccedere, per evitare che i rizomi marciscano; al termine della fioritura è bene sospendere completamente le annaffiature, per permettere alla pianta di seccare per prepararsi al riposo invernale.
Avviene per divisione dei bulbi, da effettuarsi quando si ritirano i rizomi dal terreno per il ricovero invernale; oppure si può procedere per seme, a fine estate, per ottenere piante la primavera successiva.
Le piante di Anemone solitamente non vengono attaccate da parassiti o malattie; bisogna prestare attenzione ai bulbi, che se troppo bagnati possono marcire oppure essere attaccati da parassiti che se ne nutrono.

mercoledì 8 ottobre 2008

Alchechengio (Physalis alkekengi)

E’ una pianta perenne erbacea che può arrivare fino a 1m di altezza. I fiori sono bianchi, piccoli, a forma di campanella e spuntano all'ascella delle foglie; sono molto conosciuti come fiori i tipici i calici arancioni di consistenza simile alla carta che avvolgono le bacche. Le foglie sono verde chiaro ed ovali.
Originaria dell’Europa e Asia fiorisce in luglio e agosto.
I calici rendono la pianta adatta a fini decorativi.
La crescita della pianta è favorita dall'esposizione non diretta ai raggi del sole; preferisce poca ombra ma un clima temperato, non scendere sotto i 6°C.
Solo in periodo estivo o in caso di prolungata siccità irrigare
Si propaga tramite semina e all’inizio primavera quando necessario rinvasare.
L'Alchechengio può essere soggetto a funghi
In caso di coltivazione in vaso evitare i ristagni d'acqua. Non necessitano di cure particolari.
Il nome del genere, Physalis, deriva dal verbo greco Phusaò, gonfiare
Vive in zone ombreggiate nei sottoboschi, fino ad una altezza di 1300 m nei luoghi di origine
Le bacche hanno proprietà antiuriche, depurative, diuretiche, emollienti, rinfrescanti ed antinfiammatorie. Le foglie e il rizoma possono essere velenosi se assunti a dosi eccessive, perché contengono solanina, stessa sostanza che si trova nelle patate, che provoca mal di testa, vomito, nausea e diarrea che compaiono entro 2-24 ore. L'unico sintomo che dura più di 24 ore è la diarrea che può manifestarsi per più giorni
Le uniche parti commestibili della pianta sono le bacche che maturano a settembre ed hanno la forma di una piccola ciliegia. Da esse si può ricavare un'ottima marmellata. Si possono mangiare da sole o aggiunte alle insalate. Se seccate leggermente si possono mettere sott'aceto o in salamoia. Contengono vitamina C, acido citrico, tannino e zucchero. In erboristeria si usavano per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione diuretica marcata. Vengono preparate candite o ricoperte di cioccolato fondente.
Per altre informazioni sull'Alchechengio visitate il sito del giardinaggio.

martedì 7 ottobre 2008

Girasole

Pianta fiorita può essere annuale o perenne secondo la specie. Coltivabile in esterno o in vaso senza particolari difficoltà anche se di solito si coltiva in terra.La specie Helianthus annuus o Girasole è la più diffusa, possiede un fusto eretto e può raggiungere i 3 metri di altezza.Le foglie sono peduncolate, cordate ed irregolarmente seghettate. I fiori in realtà sono grandi capolini reclinati con disco centrale marrone e ligule gialle.
Fioritura solo estiva, da agosto ad ottobre.
Originario dell’America del nord, in particolare nelle regioni meridionali.
Possono essere coltivate come piante ornamentali o da coltura.
Se possibile per qualsiasi tipo di coltivazione esporre in pieno sole e a clima temperato.
Non vanno bagnate spesso, lasciare asciugare leggermente il terreno tra un`annaffiatura e l`altra. Da evitare ristagni d`acqua. Possono sopportare anche un breve periodo di siccità.
Tramite suddivisione dei cespi a fine primavera oppure per semina ad aprile. Seminare direttamente a dimora in un substrato che garantisca un ottimo drenaggio.
E' importante proteggere la pianta dalle limacce utilizzando prodotti a base di metaldeide. Le malattie fungine più coomuni sono la muffa grigia e la riggine da trattare con appositi prodotti funghicidi.
Pianta scoperta in Perù da Hernando Pizarro che ne portò i semi in spagna per donarli a Filippo II. Nella civitlà Inca era considerato il simbolo della sovranità; la personificazione terrena del Sole divino. I sacerdoti Incas gli attribuivano poteri magici poichè avevano osservato che i semi erano disposti lungo tre serie di spirali che si svolgevano in senso orario. Gli Incas conoscevano le proprietà nutritive dei semi di questa pianta e sapevano ricavarne fibre dal fustoe dalle foglie.
Dopo la semina prestare agli uccelli. Il Girasole ama così tanto la luce del sole da orientarsi sempre verso il punto di maggior illuminazione; è infatti, una delle specie eliotropiche più conosciute.
L'estratto dei petali esercita un'azione positiva nella cura della malaria ed anche sulla febbre in caso di tubercolosi polmonare. L'olio dei semi è commestibile e prezioso, per il suo contenuto di grassi non saturi, nella prevenzione dell'arteriosclerosi. Il suo seme contiene dal 35 al 55 % di olio, protidi e glucidi. La medicina Russa utilizza le foglie ed i fiori per curare malattie della gola o polmonari.
In cucina si usa molto l'olio di semi come condimento. Si tratta di un alimento insapore considerato un dei migliori grassi alimentari. I semi di girasole possono essere consumati nelle insalate o per arricchire altri alimenti.L'olio è usato per lo più per le fritture e per la conservazione del pesce in scatola, dei vegetali in vasetto, entra nella composizione delle margarine.
L'infiorescenza del girasole è dotata di movimento eliotropico: il fiore è sempre rivolto verso il sole, da questa proprietà deriva il nome della pianta. Per i Cinesi è uno dei simboli dell'immortalità.
Nella mitologia greca si racconta di come una ragazza di nome Clizia si fosse innamorata del dio del sole Apollo e non facesse altro che guardare il suo carro volare del cielo. Nove giorni dopo venne però trasformata in un girasole. Per questo motivo la parola girasole esisteva già molto tempo prima che l'"Heliantus annuus" venisse portato in Europa ed è evidente che il mito sopracitato (menzionato ne Le Metamorfosidi Ovidio) si riferisca più propriamente all'eliotropio, un altro fiore simile.
E' il simbolo solare per eccellenza ma ha anche ispirato messaggi particolari: inviarne un mazzo poteva significare, nel linguaggio dei fiori, accusare di falsità. In realtà questo è un fiore che ispira giocondità e gioia. In alcune popolazioni il suo simbolo ornava i copricapi di sacerdotesse e sacerdoti.

sabato 4 ottobre 2008

Primula (Primula malacoides)

Pianta perenne erbacea con foglie arrotondate, ondulate; lunghi scapi fiorali che portano grosse infiorescenze con fiori di vari colori bianchi, rosa, rossi, viola ed anche arancio,giallo.
La Primula richiede un periodo vegetativo da 6 ad 8 mesi dalla semina alla fioritura.
Origine in Asia / Europa
abituata al clima temperato freddo è tra i primi fiori a sbocciare in primavera.
Utilizzata principalmente come pianta per terrazzi e balconi, si trova spessissimo nelle nostre case perchè è anche semplice da coltivare e non richiede particolari cure.
Può essere tenuta n penombra anche se si avvantaggia di un posto ben illuminato. Non sopporta i raggi del sole e non sopporta il caldo. In inverno bisogna tenerla in un ambiente fresco a non più di 15°C. In estate va conservata nel posto più fresco possibile.
Richiede molta acqua, in appartamento si consiglia di innaffiare ogni 2-3 giorni e l’umidità del vaso deve essere mantenuta costante
Si riproduce per seme.
In maggio dopo la fine della fioritura, è meglio rinvasare in vasi non troppo grandi per non pregiudicare la successiva fioritura
La più diffusa malattia e' la Botritis Cinerea.Si forma prevalentemente alla base delle foglioline in ambienti molto umidi ed eccessivamente impregnati d'acqua. Si consiglia di prevenire badando a non bagnare le foglie
in omeopatia la pianta in fiore è utilizzata contro le eruzioni cutanee, orticaria ed eczemi umidi.
Dato che le primule spontanee fioriscono all'inizio della stagione primaverile, quando gli insetti sono ancora pochi, spesso non vengono impollinate. Shakespeare, nel suo racconto d'inverno ne trasse una metafora poetica " pallide primule che muoiono nubili".
Nel linguaggio dei fiori è l'emblema della prima giovinezza. Gli innamorati la usano per comunicare alla persona che amano che: "la chiave del mio cielo è nel tuo cuore". E' anche un augurio di buona fortuna, per questo motivo, in Gran Bretagna, la si offre quale talismano, come si fa in Francia con il mughetto.
Per altre informazioni su come coltivare la Primula consulta il sito del giardinaggio.

venerdì 3 ottobre 2008

Ciclamino (Cyclamen persicum)


Pianta erbacea, spontanea (raggiunge i 10 cm di altezza),bulbosa coltivata apprezzata per i fiori dai colori vivaci, dal rosa lilla al rosa scuro a lrosso al bianco e colori screziati, molto ornamentali ed odorosi. Le foglie, tutte basali hanno forma cuoriforme, denticolate o intere, spesso macchiate di bianco nella parte superiore e rossastre sulla pagina inferiore, sono molto decorative. Esistono diverse specie, la più adatta ad un utilizzo casalingo è certamente il Cyclamen persicum. Il colore di queste gradevoli fioriture varia: bianco, lilla, rosa, rosso e porpora. Attraverso un lavoro di selezione, sono state create delle varietà di misura inferiore chiamate comunemente "miniature". Le dimensioni variano dai 10 ai 15 cm., ma per il resto sono identici agli altri ciclamini. Un'altra variante sono i ciclamini "midi", di misura intermedia. Sono state, inoltre, create molte nuove selezioni, disponibili con un assortimento ampio di colori. La serie "Otello", ad esempio, è molto apprezzata per la particolare colorazione sfumata, in rosa, viola e viola porpora.
la stagione delle fioriture va da settembre fino ad aprile. In condizioni ambientali particolarmente favorevoli possono durare diverse settimane.
Origine dell’Area mediterranea orientale con clima temperato caldo. Si possono trovare anche nei nostri monti a metà altezza nel sottobosco all’ombra piccole piantine spontanee che sono protette. Il suo habitat naturale sono le foreste delle regioni montuose, infatti preferisce ambienti. la collocazione ideale in casa è la camera da letto poco riscaldata e ben arieggiata. Questa specie è stata segnalata come una valida purificatrice dell'aria dagli scienziati che negli anni'80 effettuarono degli studi a tale riguardo per conto della NASA, l'agenzia aereospaziale americana.
Devono essere coltivati in casa, solo in estate si possono esporre su balconi e terrazzi. Le specie più rustiche si adattano molto bene al sottobosco ombroso, sotto alberi o arbusti.
Devono essere esposti in zone mediamente luminose ma lontano da fonti di calore. Amano l'ombra e non tollerano i raggi del sole diretti.
La loro temperatura ideale va dai 16° ai 22°C, nel periodo invernale si consiglia di non scendere sotto i 15° di giorno e gli 8°C di notte.
Deve essere annaffiato abbondantemente durante la fase vegetativa per poi diminuire molto nel la fase di riposo che è in estate.
Si sviluppa per seme, in primavera o in estate.Si può effettuare anche piantando vecchi tuberi nel loro periodo di riposo, che con le cure opportune possono essere ben mantenuti per la stagione successiva.
quando le radici hanno riempito completamente il vaso effettuare il rinvaso sempre in primavera.
Possono essere soggetti ad attacchi di afidi e acari.In questi casi trattare i vostri esemplari con acaricidi o aficidi.
Preparare un sottovaso con della ghiaia per fare in modo che non entri in contatto diretto con l'acqua. Si possono annaffiare anche solo nel sottovaso facendo attenzione a eliminare l'acqua non assorbita.
Ciclamino deriva dal greco kuklos che vuol dire cerchio. Gli antichi, associando la forma del fiore con l'origine etimologica dell'utero, ritenevano che la pianta fosse capace di facilitare il concepimento.
Viene utilizzato in sinergia con l'escolzia, l'ippocastano e la lavanda per la cura delle emorroidi. Il tubero fresco, contenente un glucoside (ciclamina) è mangiato senza danno dai maiali, che ne sono ghiotti.
Per altre informazioni sulle tecniche di giardinaggio visitare il sito Giardinaggio.eFiori.com

giovedì 2 ottobre 2008

Mughetto (Convallaria majalis)

Pianta fiorita erbacea perenne con rizoma sotterraneo, strisciante, sottile, con due foglie ovato- lanceolate e fiori penduli profumati, bianchi e campaniformi, disposti in racemi unilaterali su di un lungo stelo angoloso; i frutti sono rossi e globosi. Può essere coltivato sia in interni sia in esterni.
Inizia a fiorire da marzo, produce fiori molto profumati.Cresce spontaneamente nei boschi di metà montagna.
Tipico dell’Europa, America settentrionale dal clima temperato, Si coltiva in piena terra in posti all'ombra di alberi e cespugli. Resistente sia al caldo che al freddo. Mantenere il terreno umido senza ristagni d'acqua.
Tramite rizomi si propaga indicativamente verso settembre o inizio marzo
Quando necessario in primavera, solitamente ogni 3 anni circa è utile il rinvaso,
Può essere soggetta a qualche tipo di muffa.
Questa pianta è velenosa in tutte le sue parti escluso il rizoma, a causa del suo contenuto in glicosidi cardioattivi tra cui la convallatossina che possiede attivetà cardiocinetica 10 volte superiore a quella della digitossina: di conseguenza se ne sconsiglia l'uso senza il consiglio del medico; può avere azione emetica (stimolante il vomito), purgativa drastica e cardiotossica
Il nome botanico deriva dal latino lillium convallium, giglio delle valli; invece convallaria majalis significa di maggio. Il nome Mughetto deriva dal francese Muguet. E'un fiore caro a Mercurio, il suo profumo ha il potere di rinforzare il cervello. Secondo una leggenda cristiana i primi mughetti sarebbero nati dalle lacrime della madonna sparse ai piedi della croce, per questa ragione , con il loro colore verginale simboleggiano la purezza.
Fioreche, con il suo inebriante profumo, ha il potere di acuire la memoria. Nel linguaggio dei fiori può alludere alla verginità, , all'innocenza, alla felicità.
In francia il primo maggio si porta all'occhiello per festeggiare la primavera, infatti, se passeggiate per Parigi in questo periodo dell'anno, vi verranno offerti per strada. Il suo fiore bianco, sempre in Francia, è sinonimo di un vero uomo che ostenta troppo la sua raffinatezza, simile all'inteso effluvio che esso emana.

Ficus (Ficus elastica decora)

Il Ficus comprende un'enorme quantità di specie. Il Ficus Elastica, denominato volgarmente albero della gomma o del caucciù, è tra queste molto apprezzato per le sue qualità estetiche. Può raggiungere un'altezza pari a 2-3 m., il suo tronco è relativamente sottile e tende a ramificarsi, ha foglie molto grandi, verdi scure, lucide, dalla consistenza coriacea, che possono raggiungere i 30 cm. di lunghezza, nella fase giovanile sono avvolte in una pellicola rossa che poi si stacca. Nella varietà Decora le foglie sono grandi, cuoiose e di forma ovata con nervatura rossa al centro visibile sulla parte inferiore; nella varietà Tineke le foglie sono variegate color crema. Prestare attenzione a non toccare il lattice in esse contenuto perchè irrita la pelle.
Non ha fiori, è di durata perenne, è molto usato nelle nostre case come pianta verde da appartamento. E’ possibile anche piantarla in piena terra, nei climi più caldi, applicando una pacciamatura al tronco durante i mesi più freddi. Per un'ottimale cura dell' apparato radicale ed un incremento del suo aspetto decorativo, possiamo intervenire incrementando l'emissione di radici aeree: si devono rivestire le parti interessate (rami e tronco) con del muschio, mantenendolo costantemente umido.
Originario dell’Asia Tropicale.
Può essere esposta ai pieni raggi solari, in interno alla luce diretta e piena altrimenti rischia di non svilupparsi al meglio.
La temperatura perfetta per la sua coltivazione è da 15 a 26°C. In piena terra sopporta anche minime abbastanza rigide (5°C.).
In estate va annaffiata abbondantemente( una volta al giorno), mentre in inverno con moderazione.
Ci sono due modi per la riproduzione: da fine aprile a giugno si usa il metodo talea e a fine inverno si usa il metodo della margotta. Quest'ultima si effettua quando l'esemplare si presenta troppo spoglio alla base. Si effettua applicando una incisione sul fusto che si ricopre con del muschio, avendo cura di mantenerlo umido, e si richiude con del cellophane fino all'emissione delle radichette.
Ogni 2 o 3 anni in primavera è meglio rinvasarlo.
E' soggetto a insetti e parassiti curabili con appositi medicinali. I più comuni sono le cocciniglie a scudetto e/o cotonose; la muffa grigia, in condizioni di eccessiva umidità.
Non necessita di cure particolari. Durante l'estate è consigliabile nebulizzare acqua sul fogliame per mantenere elevata l'umidità ambientale. In alcuni paesi asiatici queste piante sono usate per addobbare i templi. In un habitat ideale i Ficus si sviluppano in maniera esorbitante, ad esempio, in Sicilia esistono diversi esemplari magnifici di Ficus magnolioide che raggiungono i 30 metri di altezza e 20 di circonferenza del tronco.

Nei luoghi d'origine si presenta con una chioma molto espansa orizzontalmente e sorretta da lunghe radici colonnari che si dipartono dai rami. Il latice bianco in essa contenuto viene utilizzato come colla e, principalmente, come materia prima per la gomma e il caucciù. Nei paesi d'origine, dal latice prodotto e sapientemente estratto da alcune di queste specie di Ficus, si ricava una gomma di buona qualità. La specie più adatta alla produzione di gomma è il Ficus elastica . Queste piante sono pertanto oltremodo importanti anche dal punto di vista economico-commerciale.

Per dubbi sulla coltivazione del ficus visitate il sito del giardinaggio online.

Biancospino (crataegus)

I biancospini sono arbusti molto ornamentali, perenni, con foglia decidua, rustici. La chioma è piuttosto disordinata, i rami sono spinosi; può raggiungere i 3-4 metri di altezza al massimo. Ha foglie verde scuro, e i fiori sono di piccole dimensioni, a 5 petali di colore bianco o leggermente rosato, in alcune varietà possono anche avere colori vistosi. Dopo la fioritura si formano delle bacche rosse di forma ovoidale che restano sulla pianta per tutto l'inverno.
Fiorisce in primavera, da aprile a giugno, con fiori semplici o doppi; i frutti molto decorativi sono di colore rosso cupo.Cresce anche spontaneamente in aree di boschi e semi incolte.
Tipica dell’Europa, Asia, America del nord con clima temperato.
E’ adatto alla costituzione di siepi o per la coltivazione di esemplari isolati in giardini. Sono piante molto robuste che sopportano bene anche l'inquinamento e il freddo.
Sta bene con un'esposizione in pieno sole ma tollera bene anche la mezz'ombra, e resiste molto bene sia a basse temperature sia al gelo
Per gli esemplari giovani, nella stagione calda, irrigare ogni tanto ma diminuire drasticamente in inverno.
Si propaga per talea semierbacea da prelevare in primavera. Si può anche seminare ma la crescita è molto lenta. Non è soggetto a nessuna particolare malattia.
Il biancospino è celebre come erba medicinale. Può essere usato come ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico. Possiede dei principi attivi grazie alla presenza di flavonoidi tra cui l'iperoside e lavitexina; composti come l'acido ursolico e le amine steroli; tannino. Ha un'azione coronariadilatatrice, e sedativa sul sistema nervoso centrale.
Per altre informazioni sul Biancospino visita il sito del giardinaggio.

Erica callluna (Calluna vulgaris)

L’Erica è un piccolo arbusto (70 cm) annuale o perenne contorto con foglie ellittiche aghiformi lanceolate, lunghe 0,5 cm.; sono disposte su 4 linee lungo i rami. I fiori sono infiorescenze costituite da fiori rosei e lucenti, e costituiscono lunghi grappoli terminali per lo più unilaterali. Hanno calice colorato, corolla campanulata, più piccola del calice con i petali fusi solo alla base. Il frutto è una capsula.
Fiorisce da giugno a settembre dopo la fogliazione
Originaria dell’Europa, Africa con clima mediterraneo.
L'erica è una pianta ornamentale comune nei giardini e a scopo paesaggistico e decorativo come si trova spontanea nella brughiera irlandese. Le foglie assumono un caratteristico colore dorato durante la stagione invernale.
In interno collocare in un luogo fresco e molto luminoso, in esterno posizionare in leggera ombra. Si consiglia di non scendere sotto i 6°-7° C di temperatura
Mantenere il terreno umido senza eccessi e ristagni d'acqua. Può avere problemi per eccesso o per mancanza d'acqua
Si riproduce tramite talea a fine estate, in primavera quando necessario è utile rinvasare.
Il nome calluna deriva dal greco kalluno, cioè scopare. Infatti, sin dai tempi antichi, le branche ramose di questa pianta erano ricercate per fare scope
Contiene un glucoside, tannini e sostanze amare; ottimo antisettico delle vie urinarie; diuretico ed antidiarroico. Gli infusi e i decotti possono essere utilizzati contro le cistiti, le diarree e per favorire l'eliminazione degli acidi urici e, in generale, per tutte le affezioni delle vie urinarie. Il decotto può essere anche usato per gargarismi in caso di mucose infiammate e per compresse destinate a foruncoli e infiammazioni cutanee.Il decotto o l'infuso, aggiunti all'acqua del bagno, danno sollievo in caso di reumatismi e aiutano a migliorare il tono muscolare. Le sommità fiorite finemente tritate possono essere utilizzate per preparare una maschera decongestionante per il viso.
La Calluna vulgaris viene detta anche Brugo, da brucus, termine di origine celtica che indicava la pianta. Da brucus è poi derivato in italiano il termine brughiera, dove l’erica cresce e si sviluppa adattandosi ad un suolo povero di sostanze minerali, acido e arido.
Probabilmente il suo habitat ha ispirato al vocabolario ottocentesco dei sentimenti il simbolo della solitudine, infatti donare l’erica equivale a chiedere un po’ di affetto e compagnia; ma è simbolo anche di Speranza in quanto riesce a crescere là dove nessuna pianta fiorirebbe. Infatti gli animi oppressi da malinconia amavano errare nella solitaria e scarna brughiera dove fiorisce e il suo profumo ed il suo colore infondeva nello spirito uno spiraglio di speranza. Nel calendario astrale delle essenze l’erica, che appartiene al segno dello Scorpione, addolcisce il carattere, attenua la passionalità, favorisce l’aumento della volontà e della perseveranza.

mercoledì 1 ottobre 2008

Guzmania

Pianta da appartamento con caratteristiche brattee rosse per cui è molto apprezzata, i fiori sono al centro di queste brattee e sono piccoli e quasi non si notano.
l nome commemora il naturalista spagnolo Anastasio Guzman (XVIII secolo).
Originaria delle Antille e America Centrale e Meridionale.
comprende circa 110 specie di piante erbacee, perenni, sempreverdi, di solito epifite, cioè ceh crescono su un'altra pianta, che presentano foglie lineari, coriacee e lucide disposte a formare una rosetta con una cavità centrale, detta “vaso”, che trattiene l’acqua e le sostanze nutritive.I fiori possono essere bianchi o gialli e di solito durano poco, a differenza delle brattee floreali che li “proteggono”, che possono restare belle anche per diversi mesi. Possono avere dimensioni variabili, a seconda della specie, da 20 cm. a 1 m. Sono adatte alla coltivazione in serra o appartamento poiché amano i climi caldi e le temperature non inferiori a 14 gradi.
l'illuminazione deve essere molto buona se si vuole tentare di mantenere intatti i colori delle brattee il più a lungo possibile, ma al riparo dai raggi diretti del sole.
annaffiare abbondantemente in estate, meno in inverno. L’umidità dovrà essere innalzata con ogni metodo, specie in inverno. Spruzzare quotidianamente acqua sul fogliame e disporre la pianta su un vassoio contenente ghiaino mantenuto sempre bagnato.
Si moltiplica utilizzando i germogli laterali, che devono essere lasciati attaccati alla pianta fino a radicazione avvenuta.
può subire attacchi parassitari di afidi che attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici
Imbrunimento delle foglie può essere sintomo di marciume radicale.

Agrifoglio

Arbusto o alberello perenne sempreverde di 10-15 m, corteccia grigio-nerastra. I rametti giovani sono solcati, verdi; nel secondo anno divengono circolari e glabrescenti. Le gemme svernanti hanno forma conica, appuntita, lunghe 2-3 mm, glabre, verdi. Le gemme fiorali, invece, sono tondeggianti. È presente, infine, una gemma terminale. Le foglie sono alterne, spesse e cuoiose, 10-15 mm e lamina ellittica o lanceolata, appuntita, lunga 5-8 cm e larga circa la metà. La pagina fogliare superiore è di color verde scuro e lucida; quella inferiore giallo-verdastra; ambedue glabre. La base fogliare è cuneata o arrotondata. Il margine è molto variabile: nelle foglie d'ombra e in quelle giovanili reca da ogni lato fino a 7 denti aculeati; nella regione dell'infiorescenza i denti sono meno sviluppati e possono anche mancare del tutto; le piante femminili recano spine più robuste rispetto a quelle maschili. La durata media delle foglie è di circa tre anni. I fiori, per lo più unisessuali, hanno involucro doppio; sono riuniti in gruppetti all'ascella delle foglie, la hanno corolla bianca, talora striata di rossiccio, di 8 mm. Il frutto è una drupa di 8-10 mm, di color rosso lucente, con 4 noccioli scanalati, lunghi 6-7 mm.
È originario dell’Europa atlantica, porzioni occidentali e centrali del bacino Mediterraneo.
I fiori spuntano a maggio giugno. Predilige climi oceanici e un'esposizione al sole diretto. È sensibile al gelo e alla siccità. Per avere le bacche rosse bisogna coltivare tutti e due i sessi.
Pianta d'appartamento, ma si trova anche in esterno perché è abbastanza resistente sia alle basse sia alle alte temperature.Viene utilizzata anche per il legno pregiato. Viene coltivato, soprattutto, per essere usato come ornamento nelle composizioni natalizie
Solo in caso di prolungata siccità o nel caso di piante giovani è necessario annaffiare.si riproduce per talea.
Alcuni tipi di fungo e,gli insetti minatori sono parassiti.
Ilex era il nome del leccio presso i Romani. Aquifolium, invece, era quello dell'agrifoglio. Il termine è composto, formato dalle parole "actus"= appuntito e "folium"= foglia.
Le drupe, di un vistoso color rosso, danno vita ad un netto contrasto con il fogliame verde, il che costituisce un chiaro adattamento alla dispersione dei semi ad opera degli uccelli. L'agrifoglio sviluppa abbondanti germogli radicali ed è quindi in grado di espandersi, attivamente, per via vegetativa, soprattutto nei boschi fitti e ombrosi, dove fiorisce scarsamente. In condizioni estremamente favorevoli può raggiungere 300 anni di età e tronchi di 50 cm di diametro
Ha anche molte proprietà terapeutiche.Il decotto delle radici raccolte in autunno è diuretico; inoltre il decotto e il vino medicato della corteccia raccolta in qualunque periodo dell'anno, vantano proprietà febbrifughe. L'infuso delle di foglie raccolte prima della fioritura, e fatte essiccare all'ombra, ha proprietà calmanti, febbrifughe e curative dell'itterizia, e contengono tra le altre sostanze l’ilicina, un principio amaro non ancora ben definito. Infine i frutti raccolti a maturazione da ottobre a dicembre e fatti essiccare al calore, hanno un'azione purgativa.

martedì 30 settembre 2008

Giacinto (Hyacinthus)

Pianta fiorita, bulbosa coltivabile in esterno e in interno, di facile manutenzione e reperibilità. La specie più diffusa è il Hyacinthus orientalis con fioriture di svariati colori: rosso, bianco, rosa, salmone, arancione, lilla e diverse tonalità di blù.
I fiori si presentano in grappoli lunghi anche 15 cm. e sono molto profumati. I singoli fiorellini hanno forma tubolare con apertura a stella, le foglie sono color verde brillante e nastriformi, si allungano lungo il fusto.
Indicativamente fiorisce ad inizio marzo. Tra i fiori da giardino è una delle prime a colorare giardini e case.
Originaria di europa e Asia con clima temperato.-
Sono piante che si possono coltivare in piena terra nella formazione di aiuole, in vaso in appartamento oppure direttamente in acqua.
Posizionare in luogo più luminoso possibile ma non al sole diretto, in esterno si possono coltivare anche in pieno sole
E' meglio non scendere sotto i 14° per la coltivazione in vaso mentre all’ esterno resistono bene anche a basse temperature. Gli esemplari messi a dimora in giardino garantiscono fioriture per diversi anni
Deve essere annaffiata abbondantemente in estate per poi ridurre le annaffiature in inverno. evitare i ristagni d'acqua.
Piantarli durante l'autunno, lasciando che il bulbo affiori per 1 cm. circa dal terreno. In una prima fase vanno lasciati al buio, quando i primi fiori iniziano ad aprirsi si devono spostare in piena luce.
Può essere soggetto a vari tipi di funghi.
Una pratica molto diffusa è quella di far riprodurre i bulbi in acqua per ottenere delle fioriture invernali decorative in casa.
La coltura in acqua viene effettuata utilizzando recipienti di vetro di tipo diverso, possono essere utilizzate delle caraffe, riempite con acqua piovana. Il bulbo deve sfiorare l'acqua e non esservi immerso. Quando l'apparato radicale si sarà sviluppato, bisogna coprire il germoglio con un cono di carta scura e portare il recipiente in un ambiente più caldo. In seguito si potrà asportare la protezione e la pianta fiorirà in breve tempo.

Nasturzio

Pianta fiorita, erbacea, perenne o annuale, sia da interno che da esterno.Presenta fusti prostrati o rampicanti, le foglie hanno una lamina rotonda e sono leggermente carnose. Le specie perenni sono rizomatose, tutte producono fiori imbutiformi di colore rosso, giallo o arancione, anche variegati.
L’area di origine è il sud America, Messico, Perù. Vive bene quindi in clima temperato.
Viene solitamente utilizzato in giardino ma puo' essere coltivato anche in vasi e fioriere. I nasturzi rampicanti necessitano di supporti adatti per sostenerle e consentirne lo sviluppo.
Pieno sole o leggera ombra. Le specie perenni prediligono un'ombreggiatura leggera.
Necessita di un clima mite, se il clima invernale è troppo rigido, la sopravvivenza non è garantita.
Deve essere annaffiato con regolarità aumentando gli interventi con l'innalzamento della temperatura. L'acqua va sempre somministrata a temperatura ambiente, possibilmente il mattino molto presto o alla sera.
Per semina all'inizio del periodo primaverile.
Il rinvaso si effettua a fine inverno-inizio primavera utilizzato contenitori solo leggermente più ampi del precedente e sempre lo stesso terreno di coltivazione.
Possono essere attaccate da afidi o acari che si combattono con prodotti specifici.
Inizialmente in Europa venne coltivato come ortaggio per scopi culinari. Un tempo i boccioli dei Fiori erano messi sott'aceto e denominati capperi tedeschi. Il Crescione è presente in diverse ricette di cucina popolare.
La pianta contiene un glucoside da cui è possibile produrre l'olio irritante benzilico che ha un'azione antibiotica a largo spettro d'azione. Può essere utilizzata questa droga nella medicina naturale in caso di infezioni alle vie urinarie o respiratorie.

Garofano

Pianta fiorita annuale o perenne da esterni se il clima lo consente, altrimenti in vaso Di facile manutenzione e reperibilità. Esistono circa 300 specie di garofano.In generale i fusti sono nodosi e le foglie lanceolate. I fiori hanno vari colori, dal bianco al rosso allo screziato al viola.
Fiorisce in primavera ed è molto usato come fiore reciso.
Origine dell’Area mediterranea orientale
Viene coltivato come pianta da giardino.Le specie nane sono perfette per i giardini rocciosi, quelle da bordura hanno cespi più sviluppati; preferiscono la mezzombra mentre se in cespuglio il pieno sole.
La temperatura minima sotto la quale è bene non scendere va dagli 4°C ai 9°C, la temperatura ideale deve oscillate tra i 10°C. ed i 20°C.
Annaffiare non molto frequentemente, però regolarmente in estate e nei periodi di siccità.
Si riproduce per talea o per semina a inizio primavera. Quando compaiono le prime foglie, i giovani esemplari si devono trapiantare in piccoli vasetti
In primavera quando necessario è utile rinvasare.
Può essere soggetto a vari tipi di funghi, si possono prevenire facendo uso di substrati sani ed adatti. La muffa grigia e l'oidio si controllano con appostiti antiparassitari, afidi e cocciniglie si combattono con prodotti specifici.
Questo fiore è un attributo di alcuni santi. A Bologna è dedicato a San Pietro e a Roma a San Giovanni Battista. Nell'ottocento il rosso era il colore dei partigiani di Napoleone, il bianco, invece, era quello dei monarchi. Nella seconda metà dell'ottocento il garofano rosso divenne l'emblema dei socialisti ed anche loro sinonimo.
Dal greco, significa fiore degli Dei. Una leggenda narra che il garofano nacque da un capriccio di Diana, la dea della caccia, innamorata di un pastore ma impossibilitata ad unirsi a lui poichè era votata alla verginità. Per non perdere il suo amato gli strappò gli occhi e li gettò nel prato dove nacquero dei garofani bianchi. In una leggenda cristiana, sono le lacrime di Maria a trasformarsi in questi fiori bianchi.

Bucaneve (Galanthus nivali)

Il bucaneve è una pianta erbacea, perenne, bulbacea, alta fino a 30 cm. con due foglioline appiattite e lunghe sovrastate da una brattea di colore grigio-verde; i fiori presentano tre petali esterni sporgenti e tre interni lunghi circa la metà, verdastri.
Fiorisce verso la fine dell'inverno o il principio della stagione primaverile.
Originaria Europa meridionale e del clima temperato.
E’ sicuramente una pianta da coltivare all'aperto nelle bordure o in giardino roccioso.
I bucaneve vivono bene in condizioni di mezz'ombra, quando sono in ambienti interni garantirgli una buona luce.
Resiste molto bene sia alle alte sia alle basse temperature anche piuttosto rigide. Infatti questo è considerato il fiore del freddo, perché è il primo a spuntare sotto i resti della neve primaverile.
Innaffiare nel periodo della germinazione e successivamente solo in caso di periodi siccitosi. Per gli esemplari in vaso lasciare che il terreno si asciughi tra un'annaffiatura e l'altra.
Si riproduce per divisione dei cespi che si formano spontaneamente durante la fioritura. Le parti ottenute possono essere poste direttamente a dimora
Attenzione alla muffa grigia che si diffonde attraverso i bulbi. In questi casi è meglio eliminarli subito. Come tattica preventiva è opportuno esaminare bene che tutti i bulbi che si acquistano siano sani.
Il bulbo contiene degli alcaloidi, può essere usato a scopo fitoterapico come anticolinesterasico.

Campanula

Pianta erbacea molto diffusa nei nostri giardini e spesso anche spontanea. Si tratta di una pianta rustica adatta anche alla coltivazione in vaso. Ha foglie intere, alterne; produce tanti fiori dai colori molto vivaci e sono sia singoli che disposti in gruppi, hanno calici con 5 divisioni, corolla con 5 lobi e 5 stami e producono un frutto carnoso con molti semi. A queste piante appartengono circa 300 specie. Tra le specie perenni ricordiamo la C. fragilis con fiori bianchi e celesti; la C. persicaefolia, spontanea in varie parti del mondo con fiori colorati di blu, azzurro chiaro o bianco, di grande sviluppo, con steli alti fino a 1 m, coltivata per la produzione del fiore; la C. portenschlagiana (sinonimo di C. muralis) con fiori colorati di azzurro brillante, la C. pyramidalis coltivabile in vaso, la C. carpatica, la C. fragilis e la C. alliariifolia per decorare giardini rocciosi.
A seconda della specie può avere durata annuale, biennale o perenne, fiorisce da maggio fino a settembre ed è diffusa in tutto il mondo, vive bene in un clima temperato.
Le Campanule sono utilizzate come piante ornamentali. E' solitamente coltivata in vaso ed esposta su terrazzi e balconi; si adatta bene anche per terra in aiuole, giardini rocciosi o bordure.
Si consiglia di porle alla luce indiretta o con una leggera ombreggiatura.
Abbondanti annaffiature occorrono in estate evitando ristagni d'acqua e con acqua a temperatura ambiente. E’ indicato effettuare concimazioni ogni due settimane, con del fertilizzante liquido, nel periodo della fioritura.
Non necessita di rinvasi frequenti. Quando viene effettuato, sempre in primavera, è bene sostituire parte del terreno.
I parassiti che possono danneggiarla sono le lumache.Per debellarle basta fornirsi di apposite esche. Gli anche gli acari possono creare danni provocando il disseccamento della pianta. Per alcune specie possono manifestarsi attacchi di ruggine cioè sulle foglie compaiono delle pustole arancioni che vanno trattate con apposito funghicida.
Alle volte viene usata anche in cucina come tuberi e rosette fogliari di Campanula Rapunculus in insalata.

lunedì 29 settembre 2008

Aster

Pianta erbacea, perenne da esterno. I fiori hanno l'aspetto molto simile a quello delle margherite e sono di colorazione variabile, blu, rossi, gialli, arancioni o porpora con il disco centrale giallo o marrone.
A seconda della specie ci sono delle variazioni: in estate per alcune, per altre, definite comunemente settembrini, in autunno.
Tipico dell’Europa, Asia, America del nord con clima temperato caldo.
Viene solitamente coltivato in giardini rocciosi e bordure dei giardini. La scelta della collocazione dipende anche dall'altezza che può raggiungere.
Ama il pieno sole, infatti, se posizionati in zone scarsamente illuminate tendono a sviluppare fiori deboli.
Resiste più o meno a tutte le temperature ma quella ottimale è compresa tra i 17°C- 24°C circa.
Mantenere il terriccio umido durante la stagione calda prestano molto attenzione a non creare ristagno d'acqua. Con l'abbassamento della temperatura è consigliabile diminuire gradualmente gli interventi.
Si sviluppa per seme in primavera in cassetta, oppure, per divisione in autunno.
La pianta è soggetta ad un tipo di muffa bianca e farinosa: l'oidio. Per prevenire problematiche legate all’abbondanza di annaffiature è bene scegliere dei substrati adatti.
Il nome del genere dal latino aster = stella, si riferisce all’inserzione raggiata dei fiori.

Acero giapponese

L'Acero Giapponese (Acer japonicum) è una pianta arborea perenne dal portamento compatto, presenta con foglie incise che durante l'autunno si colorano di rosso vivo e per questo sono molto decorativi e da tenere nei giardini. Gli Aceri presentano frutti detti samare. La specie Acer palmatum ha un portamento a piccolo alberello. I fiori che sbocciano durante la primavera sono per lo più fiorellini.
Originaria dell’emisfero boreale vive in clima temperato.
E’ una pianta da esterni e giardini, da esporre in pieno sole o a mezz'ombra.
Sopporta molto bene sia il caldo sia il freddo, anche intenso.
Annaffiare gli esemplari giovani o in caso di periodi siccitosi molto prolungati.
Gli aceri si propagano per semina in primavera.
L’Acero può subire attacchi da parte di afidi e acari che si combattono con prodotti aficidi. Anche il comune fungo chiodino che sviluppa più facilmente in terreni eccessivamente umidi, può provocare danni molto gravi ed anche la morte della pianta.
Per altre informazioni sull'Acero visitate il sito delle tecniche di giardinaggio.

Ortensia

L’ortensia è un genere composto da 80 specie di arbusti e rampicanti, fioriferi, sempreverdi oppure a foglie decidue..
Sono piante molto diffuse nei nostri giardini, con fiori a grappoli rosa , azzurri, viola, blu, bianchi che fioriscono in tarda primavera. Sono piante rustiche, perenni che resistono anche a basse temperature, però se il freddo è molto intenso, necessitano di una protezione.
E’ consigliato piantarle in posizioni semi-ombreggiate (per esempio vicino ad un muro, oppure ad un grande albero) ad eccezione della specie Sargentiana che, se l'umidità atmosferica e del terreno non è elevata, deve essere piantata all'ombra completa.
Le ortensie in vaso dopo la prima fioritura si devono trapiantare in giardino, in posizioni riparate. Consigliamo di asportare i rami più deboli nel mese di febbraio, per sfoltire la pianta e, nello stesso mese, di tagliare a metà della loro lunghezza i fusti fioriferi dell'anno precedente delle specie arborescense e paniculata.
Le ortensie possono essere danneggiate da afidi e dal ragnetto rosso delle serre. Le malattie più comuni sono la clorosi e la famigliola.

venerdì 26 settembre 2008

Menta piperita

Pianta aromatica,perenne, molto resistente. In altezza può crescere fino ad 1,20 m. Ha foglie lanceolate seghettate, a volte fornite di una leggera peluria di colore verde brillante o scuro. I fiori sono disposti su infiorescenza a spiga terminale.I singoli fiori presentano il calice tubuoloso a 5 lobi acuti..
Fiorisce dall'estate all'inizio dell'autunno.
Tipica dell’Europa, Asia, Africa
E’ coltivata sia in vaso che in terra, il rinvaso bisogna farlo in primavera.
Puo' essere esposta in pieno sole o penombra, sta bene anche a temperatura molto rigida
Deve essere annaffiata regolarmente in particolare nei periodi caldi e siccitosi., perché tipica di un clima temperato.
Si propaga per divisione in primavera o in autunno
Della menta si utilizzano le foglie che vengono raccolte a Giugno, e le sommità fiorite, in Luglio e Agosto.
E’ una pianta che tiene lontano gli insetti. E' una pianta che può diventare infestate se non se ne controlla lo sviluppo.
Le foglie di menta sono ricche di mentolo, molto utile in casi di nausea, vomito, meteorismo, affaticamento generale, insonnia, mal di testa, mal di denti e nervosismo moderato, disturbi epatici e digestivi. La menta interferisce con i farmaci omeopatici, quindi è meglio evitare di assumerla se si sta seguendo una tale cura. L'olio si utilizza come antizanzare ma anche per alleviare il prurito.
E’ usata soprattutto in medio oriente, in piatti dolci e salati. Inoltre può essere presente come the, tisana o bevanda. Il famoso liquore a base di menta piperita, ancora diffuso in tutta Europa e distillato in particolare nei conventi abbia avuto origine nel Medioevo quando fu prodotto allo scopo di purificare l'acqua.

Basilico

Pianta erbacea (Ocymum Basilicum) che raggiunge un'altezza di 30-60 cm, foglie ovali e di colore verde intenso sul lato superiore e verde-grigio in quello inferiore. Fiori piccoli, di colore bianco.
E' una pianta annuale, fiorisce in primavera, è originaria dell'India e dell'Indonesia, dove cresce spontanea, e si adatta bene nei climi temperati.
Le foglie sono molto utilizzate in cucina, per sughi al pomodoro, insalate fresche o per il classico pesto. Può anche venir coltivata per scopi ornamentali.
Ama zone luminose e soleggiate
Non ha particolari esigenze di clima, e sopporta bene sia le alte sia le basse temperature.
Deve essere annaffiata abbondantemente, soprattutto nel periodo estivo.
Si sviluppa per seme.La semina può essere effettuata direttamente in vaso o nell’orto, avendo cura di proteggere la zona di semina con del tessuto non tessuto, quando la temperatura non è ancora calda.
Esistono circa 40 tipi di basilico. Quelli comunemente usati sono due: il "basilico genovese", dal profumo acuto e quello "napoletano" a foglia di lattuga, più delicato e con un lieve sentore di menta.
Tutta la pianta contiene un olio essenziale ricco di estragolo ed eugenolo, oltre a linalolo e terpeni. Le proprietà di questa essenza producono effetti antispasmodici calmando i disturbi della digestione, come spasmi gastrici (spasmi addominali), l'aerofagia (eccesso di gas ed eruttazioni) e i disturbi digestivi di origine nervosa; inoltre allevia l'emicrania dovuta, o associata, a una cattiva digestione. Una seconda azione è tonificante del sistema nervoso e cardiovascolare; si consiglia in caso di astenia, di esaurimento, di fatica e di ipotensione arteriosa. Ha proprietà galattogene, aumenta, cioè, la produzione del latte. Infine può essere usato come emmenagogo facilitando le mestruazioni e diminuendo i dolori derivati da spasmi o da congestione uterina
In cucina si utilizzano le foglie fresche intere o a pezzetti, sono adatte a piatti a base di uova, come frittate e uova strapazzate; sono eccellenti con il pesce, in particolare con triglie ed aragoste; con verdure mediterranee come melanzane, zucchini, peperoni e pomodori. Le foglie essiccate, invece, si possono usare per la preparazione di sughi, di stufati e di minestre.

mercoledì 24 settembre 2008

Opuntia

Tra le varie specie di cactace troviamo anche la Opuntia, una pianta dai fusti piatti. La Oputia è un cactus del deserto da interno e molto facile da coltivare. Sopporta male le basse temperature e non può andare al di sotto degli otto gradi. E' nene assiocurargli una grande irradiazione solare.
Annaffiare abbondantemente da inizio primavera a fine autunno attendendo l'asciugatura del terreno tra una annaffiata e l'altra. D'inverno è bene tenere la pianta abbastanza.
Quando la Opuntia viene coltivata in casa è bene non annaffiarla con l'acqua piovana ma utilizzare quella del rubinetto. L'acqua piovana non va bene perchè può contenere microorganismi che potrebbero danneggiare la pianta.
Durante il periodo di crescita concimare una volta al mese con un fertilizzate al potassio. Il rinvaso va fatto solo in primavera.
La Oputia nel suo abitat naturale è in grado di produrre dei bellissimi fiori gialli ma coltivata in casa è raro che li sviluppi.

martedì 23 settembre 2008

Il mio blog su fiori e giardinaggio

Eccomi qui a presentare il mio nuovo blog su fiori e giardinaggio.
Si tratta di un blog che verrà aggiornato spesso e vi aiuterà a conoscere meglio le piante, i fiori, le tecniche di giardinaggio, ecc.
Il materiale da inserire è molto, verrà fatto un po' per volta puntando alla qualità massima dei contenuti.