venerdì 7 novembre 2008

Rosa rossa


La rosa è considerata la regina dei fiori. Da sempre considerata simbolo di eleganza, di bellezza e di fragilità, è coltivata dalla notte dei tempi (si dice sia stato Sargon I a promuoverne la coltivazione nel 2300 a.C.),ed è il fiore più cantato dai poeti e nominato dagli antichi scrittori.
Per esempio nel Vecchio Testamento, libro della Sapienza, si parla di rose, nel Cantico dei Cantici si cita la rosa di Saron, nelle tombe egiziane si trovano rappresentate, Omero ci dice che Aurora, la dea del mattino, con "dita di rosa" dipinge di colore il mondo ad ogni alba. Saffo, Catullo, Anacreonte, Virgilio, Ovidio ed Erodoto, Plinio ed Ippocrate erano stregati dal suo fascino, i trovatori medioevali s'ispiravano al suo simbolo, Dante paragona l'amore paradisiaco al centro di una rosa. Lorenzo il Magnifico, Shakespeare ne parla nell'Enrico IV e in Molto Rumore per nulla, D'Annunzio, Giovanni Pascoli in Rosa di macchia, Pier Paolo Pasolini e Umberto Eco non hanno saputo resistere alla tentazione di usarla come titolo di un'opera.
È diffusissima nei giardini come pianta ornamentale, per macchie di colore, bordure, alberelli, per ricoprire pergolati, tralicci o recinzioni, o per la coltivazione in vaso sui terrazzi o nei giardini rocciosi.
Appartiene alla famiglia delle Rosaceae, comprende circa 150 specie,originarie dell'Europa e dell'Asia comprende specie cespugliose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo).I Fiori sono di vaire dimensioni a seconda della specie, con molti petali colorati dal bianco al rosa al rosso al giallo all’arancio, tonalità sfumate e da selezione florvivaistica è nata anche la rosa blu.
Si adatta a qualunque tipo di terreno purché lavorato in profondità, ben concimato con stallatico maturo. La potatura delle piante è importantissima per una buona fioritura.
Le varietà rifiorenti si potano alla fine dell'inverno o inizio primavera, togliendo i rami vecchi e accorciando quelli nuovi lasciando da 2 a 6 gemme per ramo a seconda del vigore e varietà e si eliminano man mano i rametti che hanno già fiorito per stimolare la produzione di nuovi fiori.
La moltiplicazione è per talea a fine estate, o per innesto in primavera - estate.
Ogni qual volta le radici hanno completamente riempito il vaso, in primavera, è meglio rinvasare,circa ogni tre anni
Sono soggette a infestazioni di parassiti (afidi, cocciniglie) e malattie da funghi per cui occorre intervenire con un adeguato trattamento. In commercio esistono prodotti efficaci, dei quali non si deve comunque abusare. Le coccinelle sono invece degli ottimi predatori per tutti i parassiti delle rose ed agiscono senza procurare alcun danno alla pianta.
La rosa è sempre stata un elemento indispensabile di cerimonie religiose o laiche ed è passata dai pagani ai cristiani, sempre con lo stesso significato di perfezione.
La rosa è stata, dall'inizio della storia, il fiore di Venere, e secondo le antiche fonti il suo colore era bianco. Divenne di colore rosso per intervento divino.
I petali vengono utilizzati per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticciera e liquoristica.
Ha anche proprietà medicinali, si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un té di rosa.
In particolare è molto diffusa la ROSA ROSSA che nel linguaggio dei fiori significa passione, pegno di un amore fedele, simbolo dell'amore che sopravvive alla morte, della rinascita per laici e religiosi. È, infatti, anche il simbolo del sangue versato dal Crocefisso per la redenzione dell'umanità.

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