mercoledì 8 ottobre 2008

Alchechengio (Physalis alkekengi)

E’ una pianta perenne erbacea che può arrivare fino a 1m di altezza. I fiori sono bianchi, piccoli, a forma di campanella e spuntano all'ascella delle foglie; sono molto conosciuti come fiori i tipici i calici arancioni di consistenza simile alla carta che avvolgono le bacche. Le foglie sono verde chiaro ed ovali.
Originaria dell’Europa e Asia fiorisce in luglio e agosto.
I calici rendono la pianta adatta a fini decorativi.
La crescita della pianta è favorita dall'esposizione non diretta ai raggi del sole; preferisce poca ombra ma un clima temperato, non scendere sotto i 6°C.
Solo in periodo estivo o in caso di prolungata siccità irrigare
Si propaga tramite semina e all’inizio primavera quando necessario rinvasare.
L'Alchechengio può essere soggetto a funghi
In caso di coltivazione in vaso evitare i ristagni d'acqua. Non necessitano di cure particolari.
Il nome del genere, Physalis, deriva dal verbo greco Phusaò, gonfiare
Vive in zone ombreggiate nei sottoboschi, fino ad una altezza di 1300 m nei luoghi di origine
Le bacche hanno proprietà antiuriche, depurative, diuretiche, emollienti, rinfrescanti ed antinfiammatorie. Le foglie e il rizoma possono essere velenosi se assunti a dosi eccessive, perché contengono solanina, stessa sostanza che si trova nelle patate, che provoca mal di testa, vomito, nausea e diarrea che compaiono entro 2-24 ore. L'unico sintomo che dura più di 24 ore è la diarrea che può manifestarsi per più giorni
Le uniche parti commestibili della pianta sono le bacche che maturano a settembre ed hanno la forma di una piccola ciliegia. Da esse si può ricavare un'ottima marmellata. Si possono mangiare da sole o aggiunte alle insalate. Se seccate leggermente si possono mettere sott'aceto o in salamoia. Contengono vitamina C, acido citrico, tannino e zucchero. In erboristeria si usavano per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione diuretica marcata. Vengono preparate candite o ricoperte di cioccolato fondente.
Per altre informazioni sull'Alchechengio visitate il sito del giardinaggio.

Nessun commento:

Posta un commento